il nostro progetto

Centralità del bambino
Hygge fonda la sua idea pedagogica sulla “centralita’ del bambino”,
ponendolo “al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi.
In questa prospettiva, i maestri dovranno pensare e realizzare i loro progetti educativi e didattici non per individui astratti, ma per persone che vivono qui e ora, che sollevano precise domande esistenziali, che vanno alla ricerca di orizzonti di significato.”
(Indicazioni Nazionali ministeriali).

Programma emergente
L’approccio utilizzato sara’ quello del “programma emergente”, che nasce dall’esigenza di porre al centro gli interessi e i bisogni dei bambini e, da questi, modulare percorsi guidati finalizzati ad accompagnare la scoperta, mediare il dialogo educativo, accogliere punti di vista divergenti e sostenere la condivisione di valori. Questo non significa lasciar scorrere gli eventi casualmente perche’ fondamentale resta l’intenzionalita’ educativa.

Il Maestro
Il maestro avra’ un ruolo chiave di osservatore, mediatore,
facilitatore, capace di dare senso a cio’ che i bambini esperiscono.
Percio‘ dopo l’osservazione, l’esplorazione e la ricerca e’ fondamentale
fermarsi un momento per riorganizzare le emozioni vissute,
le sensazioni percepite, le idee, le domande scaturite
e i contenuti appresi.

Educazione emozionale
Per favorire l’espressione del potenziale cognitivo di ogni bambino
una particolare attenzione verra’posta all’educazione emozionale.
Un approccio pedagogico che cura l’aspetto emotivo che
accompagna la crescita e i processi di apprendimento.
Perchè Outdoor Education
Fare scuola all’aperto significa riportare la natura dentro la scuola.
Anche perché negli ultimi decenni ci siamo allontanati molto da ciò che è natura: già Maria Montessori un centinaio di anni fa diceva
”nel nostro tempo e nell’ambiente civile della nostra società, i bambini vivono molto lontani dalla natura ed hanno poche occasioni di entrare in intimo contatto con essa o di averne diretta esperienza”.